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giovedì 28 marzo 2013

Archeologia: scoperta a Hierapolis, in Turchia, la storica porta dell’inferno

Una missione archeologica italiana ha scoperto nell’antica Hierapolis di Frigia la storica porta di accesso agli Inferi di cui parlano diversi autori dell’Antichita’, e’ stato annunciato questo pomeriggio a Istanbul. La scoperta, fatta dalla missione diretta da Francesco D’Andria dell’Universita’ del Salento – responsabile degli scavi nella citta’ ellenistico-romana – le cui rovine si trovano in Turchia vicino al Comune di Pamukkale, e’ stata annunciata dallo stesso D’Andria a un convegno sull’archeologia italiana. La Porta degli Inferi, o di Plutone, il signore dell’Ade – Ploutonion in greco, Plutonium in latino – era il luogo da cui si aveva accesso secondo la mitologia e la tradizione ellenistica e romana all’inferno. Del Plutonium di Hierapolis hanno scritto fra gli altri Cicerone e il grande geografo greco Strabone, che l’avevano visitato. Era una celebre meta di pellegrinaggio nell’Antichita’. Da quando sono iniziati gli scavi a Hierapolis, avviati nel 1957 gia’ da una missione italiana diretta da Paolo Verzone del Politecnico di Torino, la localizzazione di Plutonium era al centro delle ricerche degli archeologi. D’Andria ha spiegato all’ANSA di averlo ritrovato ispirandosi all’abbondante letteratura dell’epoca e ricostruendo fino a una grotta il percorso di una sorgente termale, constatando che in quella zona si raccoglievano cadaveri di uccelli morti. Secondo i racconti dei viaggiatori dell’epoca, tori erano sacrificati a Plutone davanti ai pellegrini nel Plutonium. Gli animali erano condotti dai sacerdoti davanti all’ingresso di una grotta da dove usciva un fumo mefitico e li’ morivano soffocati. L’annuncio della scoperta e’ stato fatto durante un convegno sugli scavi archeologici italiani nel Paese della Mezzaluna promosso dall’ambasciatore in Turchia Giampaolo Scarante.

venerdì 15 febbraio 2013

Convocazione Assemblea de Soci il 20 MARZO 2013



 Cara/o  Socia/o

Con la presente ti inviatiamo alla Assemblea annuale indetta presso il Circolo " Frontiera 70 - San Prospero -Parma, per il giorno Mercoledi 20 MARZO 2013 alle ore 21:00, in prima convocazione, ed alle ore 21:15 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

- Nuova Sede
- Approvazione del bilancio consuntivo relativo al 2012
- Nomina del Consiglio Direttivo
- Tesseramento 2013
- Varie ed eventuali

Cogliamo l'occasione per porgere i più cordiali saluti

il presidente  
Gian Battista Aleotti

Visita Guidata al Museo Nazionale di Parma il 13 Aprile 2013

Carissimi Amici e Amiche,

Il Gruppo Culturale Quingento ha programmato , in collaborazione con il Museo Nazionale di Parma, una visita guidata alla Mostra:

" STORIE DELLA PRIMA PARMA - ETRUSCA, GALLI, ROMANI: LE ORIGINI DELLA CITTA' ALLA LUCE DELLE RECENTI SCOPERTE ARCHEOLOGICHE"

per SABATO 13 APRILE 2013 ORE 15:00 al costo di:  Euro 5,00 Cad.

Chi fosse interessato può telefonare per prenotazioni al:

Sig. Aleotti Gian Battista , Tel. 0521-491652

G.C.Quingento: Viaggio Organizzato per il 12 maggio 2013

 
ORGANIZZA GITA A:

CORTONA
Provincia di Arezzo

Durata del viaggio      : 1 Giorno
Data di effettuazione  : 12 Maggio 2013
Trasporto                    : Pulman G.T.

Programma di viaggio
Ore 07:00
Ritrovo dei partecipanti in via Silvio Pellico ( presso il palazzetto dello sport ) a Parma.

Ore 10:30
Visita guidata alla mostra: " Gli Etruschi a CORTONA" presso il museo dell'accademia etrusca.

Ore 12:00
Tempo a disposizione per pranzo libero.

Ore 15:00
Ritrovo e visita guidata alla città di Cortona, poi al " Parco Archeologico" in località Sodo.

Ore 18:00
Rientro a Parma.
______________________________________________________

Quota individuale di partecipazione: Euro 40

La quota di partecipazione comprende: Il trasporto in Pulman G.T., Pedaggi Autostradali, ingressi e guide.

Tutto quanto non citato non è compreso nella quota di partecipazione.
Per prenotazioni rivolgersi al:
Sig. Aleotti Gian Battista : Tel 0521-491652
Sig. Bologna Ugo             : Tel 0521-992527


giovedì 14 febbraio 2013

Bellissime punte di Feccia trovate nei pressi di Parma

Come di consueto, girando per le campagne intorno a Parma o presso i vari comuni della nostra provincia, i membri e soci del nostro gruppo archeologico più esperti, riescono a riconoscere quelli che per molti sembrano semplici sassi, e che invece sono molto di più.
Quello che ai più sembra niente, ad occhi esperti ed indagatori vengono riconosciuti piccoli reperti, e tracce di attività umana del nostro più lontano passato. Scarti di lavorazione della pietra che lasciavano in antichi insediamenti, ovvero quello che non serviva o che toglievano con una grande precisione e perizia dalle pietre per ricavare da quelle pietre stesse utensili per la loro vita quotidiana, come asce di pietra, punte di freccia per la caccia, aghi in pietra, pettini per pulire le pelli e per il loro trattamento ed altro ancora. Ma sempre o quasi, solo scarti, cioè: quello che, o si è rotto durante la loro fabbricazione, ad esempio un colpo male assestato per fare il filo tagliente ad una punta e che ha finito per romperla o ridurla troppo di dimensioni per il suo utilizzo.
A volte però, non si trovano solo scarti, ma anche qualcosa di più fine ed elaborato. Come le punte di freccia che, con orgoglio vi mostriamo di seguito, rinvenute da uno dei nostri soci presso una zona limitrofa al comune di Parma e consegnate al  "Museo Nazionale Archeologico di Parma"

Le punte di freccia sono selce e databili all'età del Rame ( circa 3000 A.C) E molto probabilmente appartenevano ad una sepoltura. 
La zona di ritrovo è Loc. Cascina Marana - S Ruffino - Parma.

Compiacenti di mostrarvele per condividere con tutti gli appassionati la qualità della loro lavorazione.

Foto 1
Punta di Freccia allungata

Foto 2
Punta di freccia a cuore





martedì 15 gennaio 2013

Archeologia, scoperti denti di istrice negli Urali


Alcuni collaboratori scientifici dell’Istituto di Ecologia delle piante e degli Animali della sezione degli Urali dell’Accademia Russa delle Scienze hanno dimostrato l’esistenza di antichi istrici negli Urali.
Al confine tra le regioni di Sverdlovskiy e Chelyabinsk, in un quartiere della città di Asha, in una grotta alla profondità di due metri e mezzo gli archeologi hanno rinvenuto dei denti di animale, che ha abitato il luogo del ritrovamento presumibilmente 120mila anni fa.
Così come è stato detto al corrispondente locale di Itar Tass, la scoperta ha stravolto le aspettative in merito agli animali che anticamente hanno abitato queste zone.
“Prima che venisse alla luce questo reperto, nessuno pensava che negli Urali avessero vissuto degli istrici”, ha detto il direttore del laboratorio di paleoecologia dell’Istituto, Pavel Kosintsev -. Centomila anni fa il clima negli Urali era di gran lunga più caldo: qui si trovavano foreste dove crescevano non solo orsi e lupi, ma anche istrici”.
I denti di istrice ritrovati all’interno della grotta permetteranno agli scienziati di ricostruire in maniera più precisa il clima degli Urali e capire come è cambiato nel corso degli anni.

Archeologia: ateneo Siena, recuperati 100 papiri scavi Egitto

(ANSAmed) - SIENA, 15 GEN - Quasi cento papiri, testi scritti su cocci e statue di faraoni e sacerdoti di inestimabile valore storico e artistico, sono stati portati alla luce a Dionysias, in Egitto, durante una campagna di scavi condotta dagli archeologi del dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali dell'Università di Siena diretto da Emanuele Papi. A darne notizia e' lo stesso Ateneo senese, spiegando che ora i reperti saranno oggetto di studio.

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Rinvenuti 100 papiri in scavi Egitto